Quando ero poco più che una ragazzina, il mio sogno era viaggiare per il mondo.
Il destino però aveva altro in serbo per me.
Conobbi un ragazzo. Ci sposammo ed avemmo un figlio.
In un colpo solo, la mia vita cambiò drasticamente: da studentessa sognatrice che contestava a moglie e mamma che studiava.
Questo era solo il primo grande ostacolo che dovetti superare. E non fu l’unico.
Con l’aiuto dei miei genitori, riuscii a diplomarmi e divenni ragioniera. In breve tempo trovai anche il mio primo impiego: responsabile di uno studio di commercialisti. Non male per una neo mamma.
Rimasi la responsabile di quell’ufficio per parecchio tempo e le cose sembravano scorrere abbastanza bene.
D’un tratto, sentii spuntare un leggero disagio. Mi resi conto infatti che con il lavoro full-time, non riuscivo a godermi abbastanza mio figlio e questo mi portò a prendere una decisione drastica: iniziai a lavorare part-time.
Nonostante il lavoro mi piacesse, ad un certo punto, trovai più comodo lavorare nell’azienda di mio marito.
E così, quel disagio che avevo avvertito, sembrò placarsi.
Per 12 anni, dunque, la mia vita proseguì tranquilla tra casa, lavoro e famiglia…
…ma quel disagio riemerse e divenne un rumore di fondo alla mia vita.
Fino a quando, con la nascita del secondo figlio, pensai si sarebbe placato. Ma mi sbagliavo.
Invece di diminuire, il mio disagio aumentava sempre di più e non riuscivo a capirne il perché.
Poi un giorno, in maniera apparentemente casuale, la vita mi indicò la strada da seguire.
Lo ricordo come fosse ieri. L’immagine è così viva nella mia mente che mi sembra di riviverlo come un film.
Ero in una sala d’attesa di un ambulatorio, intenta a sfogliare una rivista.
A un certo punto, la mia attenzione fu catturata da una pubblicità. Qualcosa di cui non avevo mai sentito parlare ma che richiamò in modo potente la mia attenzione.
Strappai la pagina e la misi in borsa.
1 settimana dopo ero al mio primo evento di Reiki.
Quando partecipai, inizialmente mi sembravano tutti grulli (pazzi): gente che vedeva, altri che sentivano, altri ancora che parlavano con gli angeli. Io non facevo nulla di questo, ma anche se un pò spaventata, decisi di rimanere fino alla fine.
Poco alla volta, mi resi conto dell’esistenza di un mondo di cui ero completamente all’oscuro; un mondo dove si parlava di energie, d’inconscio. Un mondo diverso da quello che era il mio mondo pratico di mamma-moglie-ragioniera.
Quel mondo era diverso ed io mi sentivo a mio agio nel farne parte. Poco a poco, riuscii a riscoprire in me talenti e qualità assopite. Qualità che avevo direttamente ereditato dalla mia bisnonna materna, che era una potente guaritrice.
Permettimi un salto nel passato. Da piccola, ebbi un incontro ravvicinato con il fuoco. Oltre al trauma psicologico, mi rimase in faccia il segno di quell’incidente.
I miei genitori mi portarono immediatamente dai medici che mi diagnosticarono bruciature di terzo grado, che non sarebbero guarite se non con l’aiuto della chirurgia plastica.
La mia bisnonna, invece, con i suoi poteri, riuscii a guarirmi del tutto.
Questo suo grande potere rimase sempre un mistero per me, fino a quando, da grande, cominciai a frequentare questo “nuovo” mondo.
Mi rendevo sempre più conto di come fosse collegato a me.
Sentivo nascere in me dei nuovi bisogni, figli di una consapevolezza differente.
Cominciai infatti a frequentare un corso dopo l’altro e a prendermi i primi attestati in terapia Cranio Sacrale.
Ero consapevole che tutto ciò che facevo era parte di un quadro d’insieme più grande: era in atto una trasformazione:
non volevo più vedermi solo come mamma e moglie.
Volevo essere Lucia.
Non ti nascondo che per i miei cari, fu difficile da accettare questo mio cambiamento. C’era da capirli. Mi avevano talmente identificato nel ruolo di moglie e madre, pronta a risolvere tutti i loro problemi 24 ore su 24, che non riuscivano a vedere oltre…
…ma io sentivo che non potevo più tradire me stessa.
Quindi proseguii per la mia strada.
Fino a quando accadde.
In questo periodo di rinascita, ero aperta a sperimentare cose nuove.
Così, una mia amica mi consigliò un corso che mi affascinò tantissimo.
Presi immediatamente la palla al balzo e mi ci fiondai.
Durante il corso, mi rapì subito rapita il metodo di lavoro. Era veloce, efficace, profondo.
Andava subito al nocciolo della questione e ti toglieva tante “ragnatele” mentali, energetiche.
In pratica, ti portava subito dove avevi bisogno di andare.
Quello fu il mio primo corso di Costellazioni Familiari, in cui compresi la missione della mia vita: aiutare gli altri.
Così dopo solo una Costellazione, decisi di iscrivermi alla scuola di formazione per diventare Costellatrice.
E tutto quello che imparavo, lo mettevo immediatamente in pratica sia su di me che sugli altri.
All’inizio non credevo molto in me stessa e in tutto quello che accadeva in una costellazione. Avevo paura di non riuscire ad accompagnare le persone sul giusto sentiero.
Per rincuorare i miei allievi, racconto spesso che nei primi 10 anni, prima di ogni costellazione, mi ripetevo: “ma chi me lo fa fare!”.
Poi mi rimboccavo le maniche e partivo.
E in un battito d’ali, 20 anni sono trascorsi dalla prima Costellazione.
- Sono felice di aver aiutato più di 2534 persone in oltre 1134 Costellazioni sia di gruppo che individuali.
- Mi sono certificata come costellatrice frequentando il centro studi “Hellinger” con Attilio Piazza, allievo di Bert Hellinger.
- Sono diventata operatrice olistica certificata SIAF livello trainer n° TO1249-OP disciplinato ai sensi della legge 4/2013
Così, durante l’emergenza sanitaria del 2020, mi resi conto che non potevo più comunicare come prima. E ho iniziato a domandarmi come dovessi comunicare.
Nei 3 mesi di lockdown sperimentai diverse cose.
Fino a quando ebbi un’illuminazione…
…al centro delle Costellazioni dovevano esserci il Benessere e la felicità.
E così, dopo aver sperimentato con tante persone questo nuovo approccio, sono nate le CostellAzioni del BenEssere.