Date:

Milano: 22/06/15

 

Il tema di questi incontro è l’abbondanza e il piacere.

In questo momento la natura ci invita a aprirsi alla passione e alla fecondità.

Il tema da vivere è proprio questo. E’ fondamentale capire qual è il nostro rapporto con il piacere, con la gioia, in quali campi della nostra vita riusciamo a viverlo e in quali invece ci chiudiamo e mettiamo delle resistenze.

La natura ci invita a gustare la vita.

Questa è la Lunazione del Miele, il nettare delle api il nutrimento degli Dei. Con la luna del Miele la stagione dell’abbondanza si avvia verso il culmine, la vegetazione comincia a lussureggiare, il raggi del sole diventano sempre più intensi e anche l’aria comincia a “prendere spessore”: diventa corposa, profumata, aromatica. Sta per iniziare il periodo di maggior ricchezza nel mondo vegetale,

Questa lunazione può anche prendere il nome di luna del cavallo.

LUNA DEL CAVALLO

Oltre ad essere forte e veloce, il cavallo conosce perfettamente le vie che conducono all’Altro Mondo, caratteristiche che ne fanno una guida valida e fedele.

In questo periodo possiamo mettere in atto un cambiamento, possiamo rigenerare e reinventare qualcosa di noi.

È tempo di stare all’aperto, di godersi il caldo e rigenerarsi sotto l’ombra del fogliame nei parchi, di uscire anche la sera, di guardare il cielo, di vivere con tutti i sensi ben svegli e ricettivi.

È tempo di assaporare, gustare, cominciare a raccogliere i frutti di tanti sforzi e tanto impegno. Tempo di prosperità.

La prosperità come ogni altro aspetto della vita va vissuta, portata nel nostro presente accolta. Un buon modo per farlo è godere dei frutti che la natura ci dona in questo periodo e della luce del giorno o del tepore della notte. Quest’atto ha, però, bisogno che diventi sacro, come una preghiera, una meditazione. Concediamoci 5/ 10 minuti di piacere e attiviamo i nostri sensi ed esploriamoli.

Allora proviamo una volta tanto a concederci di cogliere qualcosa anche per noi.

La Lunazione del Miele, con la sua calda e avvolgente dolcezza ci invita a godere del momento. Invita a fermarsi un attimo senza interrompere l’operosità quotidiana, per concedere a noi stessi un pensiero d’amore e di gratitudine per tutto il lavoro che facciamo, per i nostri sforzi, e per riprendere linfa e coraggio per affrontare il momento del raccolto: qualsiasi cosa riusciremo a raccogliere quest’anno – abbondanza o mera sopravvivenza – siamo sempre stati in prima linea e non ci siamo risparmiati.

Questo è il momento per iniziare il lavoro sulla gratitudine.